Il Medioevo


La Sacra e lo Splendore del Borgo

 

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I documenti in nostro posseso relativi alla nascita del Borgo di Sant’Ambrogio sono scarsi, tuttavia si può tentaredi ricostruire la la storia del paese attraverso le fonti scritte e i documenti ritrovati negli archivi,

Il nome del borgo potrebbe essere collegato al nome del famoso Ambrogio, vescovo di Milano tra il 374 e il 397. Egli fu il primo vescovo con giurisdizione in Val Susa e a questa figura erano molto devoti i Longobardi che occuperanno la Valle diversi secoli dopo.

Un altro dato che può aiutarci nella ricostuzione della storia del borgo è legata alla toponomastica, per questo motivo si può ipotizzare un legame tra il nome del borgo (Sant’Ambrogio) e un primo nucleo di occupazione longobarda, infatti è documentato che, durante un viaggio di ritorno dalle Gallie, il vescovo Ambrogio, si sia fermato in un piccolo centro ai piedi del Pirchiriano. Anche in questo caso non è rimasta alcuna testimonianza scritta relativa al periodo tardo antico, e bisognerà aspettare il 1001 per avere informazioni storicamente certe relative al centro di Sant’Ambrogio.

I documenti del XI secolo riferiscono della dominazione clausina sul castello di Sant’Ambrogio e un documento del 1039 riferibile ai diplomi di Enrico III testimonia il possesso da parte della Sacra del Borgo.

Nel 1111 l’imperatore Enrico V di Franconia (1081-1125) autorizza la costruzione di una pubblica strada attraverso il borgo di Sant’Ambrogio proveniente dalle terre d’oltralpe diretta a Roma. In questo periodo la situazione in Valle è molto tesa a causa delle lotte contro i vescovi. I Savoia infatti cercano di impossessarsi dei territori piemotesi e cercano di farlo passando dalla Valle.

Nonostante le continue lotte interne, nel 1161 Federico I e nel 1227 Federico II (incoronato imperatore nel 1221) dichiarano legittimi tutti i possedimenti del monastero e, in particolare, nei documenti del 1227 Sant’Ambrogio è nominato in relazione alla necessità di salvaguardare il territorio abaziale da possibili interferenze esterne.

Osservando lo stendardi di Sant’Ambrgio si legge infatti “Fortis Custodit Atrium” (il forte custodisce l’ingresso) e tale motto sottolinea l’importanza strategico e militare che il borgo aveva nel proteggere e difendere la Sacra e tutti i suoi possidimenti.

I secoli dal XI al XIII rappresentano certamente i momneti di maggiore splendore del borgo in quanto la vita di Sant’Ambrogio era strettamente legata alla Sacra, monasteo che era diventato un vero e proprio punto di riferimento per uomini di fede e di cultura.